I makko-ho sono esercizi di stretching usati nelle pratiche orientali come il qigong e si utilizzano per migliorare il flusso del ki (o prana) e sbloccare eventuali stasi energetiche nei meridiani. Eseguendoli ogni giorno il vostro corpo diventerà più flessibile e la mente più calma.
Ho pensato che se non avete già instaurato una vostra pratica Yoga, potete partire da qui per cambiare il vostro stato d'essere ed iniziare nuove Healthy Habits. Non sono mai stata una appassionata di sport ma ho sempre praticato tanto nuoto, basket e corsa. Poi durante gli anni dell'università ho iniziato yoga e altre pratiche olistiche. Crescendo però non sono mai stata capace di attivare una mia personale pratica se no andare a correre dai 35 ai 44 anni. Avevo comunque difficoltà a gestire lo sport durante la mia vita quotidiana. Ho scoperto i Makko-ho a 45 anni e li ho praticati tanto. Poi il mondo è cambiato, io sono cambiata... Oggi insegno Yoga Kundalini, meditazione e Pranayama perche credo che la nostra energia debba essere tenuta pulita cosi come un sano intestino ci permette di avere una pelle bella e pensieri luminosi.
E cosi questo è il mio consiglio per iniziare a prendere consapevolezza con il vostro corpo, aumentare la flessibilità e migliorare la circolazione dell’energia che circola nel vostro corpo.
Per lo yoga questa energia si chiama prana (per i giapponesi Ki , per i cinesi Qi) e quando scorre liberamente, siamo sani e forti.
Questa energia può essere sviluppata attraverso la respirazione, una dieta
sana e determinati movimenti, ed è fortemente influenzata da emozioni e pensieri. Ecco perché insegno yoga, meditazione e nutrizione per aiutarvi a trovare energia dall’universo e ripulire mente e corpo da inutili tossine.
L'energia che l’universo ci dona, si diffonde nel corpo attraverso appositi canali ognuno dei quali è collegato a un organo (l'intestino crasso, il cuore, lo stomaco eccetera) e rappresenta una certa emozione.
«Praticando questi esercizi riuscirete a sbloccare emozioni come rabbia, tristezza, paura trovandovi più felici ed attive.»
Prima di iniziare: CENTRATURA! Siediti in una posizione comoda. Rivolgete i pensieri alla tua dimensione interiore. Osserva consapevolmente il respiro e continua a monitorarlo per tutta la durata dell'esercizio. Evitate però di influenzarlo! Abbandonati al tua respiro, lascia che sia il diaframma a fare tutto il lavoro, lascia che le cose accadano. Se il ritmo respiratorio cambia autonomamente, lascia che lo faccia. Devi soltanto osservarlo, non influenzarlo volontariamente!
Ogni esercizio si concentra su un determinato meridiano: se sentite il corpo rigido, o che oppone resistenza, potrebbe esserci effettivamente una stasi energetica che può far rallentare il lavoro di un organo rendendovi stanche ed emozionalmente instabili.
Pratica ogni esercizio per almeno 3 respiri e ad ogni espirazione spingetevi un pochino oltre, con grazia ed amore! Se non vi sentite a vostro agio non sforzatevi.
Se praticate gli esercizi alla mattina potete eseguirli dopo la vostra meditazione. Chi pratica con me dunque deve aggiungere 10 minuti ai 30 o ai 45 che usiamo di solito.
Per i vostri esercizi di respirazione scegliete un luogo che vi faccia sentire bene, che vi trasmetta calma e serenità e abbia una temperatura a voi congeniale. Dovrebbe essere garantita anche la circolazione di aria fresca e ricca di ossigeno. L'obiettivo è rilasciare la tensione e aprire i meridiani così che l’energia fluisca liberamente.
Se puoi abbina la respirazione portando la tua attenzione nella zona del corpo che senti “legata” e tesa. Inspira ed espira in quella parte del corpo. Resta lì immobile e guardò te la senti, mentre espiri puoi entrare più a fondo nella posizione. Vedrai che con il tempo il corpo si abituerà ed anche gli esercizi più impegnativi risulteranno affrontabili.
Ricorda che alla mattina il corpo e più rigido e magari qualche allungamento (pinza) può essere più bloccato che non alla sera. Ecco perché prima di iniziare è bene fare qualche esercizio di centratura o grounding o semplicemente restare in ascolto del proprio respiro.
Parliamo di Meridiani.
I meridiani sono canali fissi nel corpo attraverso cui scorre la corrente di energia vitale,
e sono collocati tanto in superficie quanto in profondità. Secondo la tradizione esistono 8 meridiani principali e 12 organici, che sovraintendono all'equilibrio e alla regolazione dell'energia fisica. Ogni meridiano è collegato, mediante un ramo interno ad uno degli organi corporei. Se in uno di questi meridiani l'energia non scorre in maniera corretta prima o poi l'organo ad esso collegato si ammalerà. La maggior parte die meridiani termina nelle mani e nei piedi, neglio organi genitali, negli occhi, nella bocca e nel naso.
George Goodheart scopri, grazie alle sue esperienze riguardo all'apparato motorio e alle sue conoscenze di agopuntura, una relazione tra meridiani e i muscoli. Quando un meridiano è bloccato, non solo un certo organo ne soffre, ma si ha anche un indebolimento di un determinato muscolo. Da questa scoperta si originò un metodo curativo personale diffuso in tutto il mondo: Touch for Health (in italiano, toccarsi per guarire). Questo metodo consiste in una serie di test muscolari, analizzando i quali si può capire quali meridiani siano bloccati e quali tecniche di massaggio siano utili al ripristino del flusso di energia. Anche lo yoga kundalini sfrutta questa connessione. stimola e fortifica i muscoli per favorire o ripristinare il flusso energetico nei meridiani e alimentare cosi gli organi.
La spina dorsale
Il meridiano primario, il collettore di tutti i meridiani si chiama vaso governatore. Questo meridiano corre sulla parte posteriore più dura e ossuta del corpo, il lato Yang e sta in relazione con la colonna vertebrale composta di ossa, di cuscinetti cartilaginei e di legamenti. La spina dorsale sostiene e consente movimenti in tutte le direzioni. Senza di essa ci sarebbe possibile soltanto strisciare sulla pancia. Espressioni come "senza spina dorsale" hanno un riferimento anche al modello psicosomatico implicato dalla colonna vertebrale. In astrologia la spina dorsale viene simboleggiata anche dal sole, che sta per l'io, per l'orgoglio, per l'indipendenza e l'amore per la vita, per la capacità di assumersi le responsabilità per quanto concerne la propria vita. Pertanto è facile capire come una differenza posturale di appena un paio di centimetri può dirla lunga sulla considerazione che un individuo ha di se stesso o sulla capacità che ha di farsi carico delle responsabilità nella sua vita. Anche la flessibilità della personalità e l'apertura a nuovi sviluppi e responsabilità sono legati strettamente alla flessibilità della spina dorsale.
Una volta che si sia acquisita con la pratica dello yoga una certa sensibilità del proprio corpo, ci si accorgerà che le tensioni nell'ambito personale o della propria vita si ripercuotono, nel giro di pochi secondi, sulla colonna vertebrale, scatenando piccoli spostamenti delle vertebre.
Ciò si verifica sotto forma di blocchi di energia che possono essere per lo più risolti grazie
ad alcuni leggeri esercizi di estensione. Ecco che i Makko-ho aiutano con grande facilità a tenere la tua spina dorsale e dunque la tua personalità ben equilibrata.
Il silenzioso ascolto della propria interiorità durante gli esercizi, la concentrazione sul battito cardiaco e sulla respirazione e l'attivazione consapevole di pensieri rilassanti ed edificanti
ha un'enorme influenza su chi pratica lo yoga e cosi è per tutti gli esercizi che lavorano sui meridiani
Si sviluppa una sensibilità generalmente più elevata rispetto al proprio corpo, la quale è di per sé la miglior prevenzione contro ogni malattia.
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Emozioni e Yin Yoga. Cosa ho imparato studiando Yin Yoga?
Esiste uno scambio continuo tra interno ed esterno ed è possibile, intervenendo sul corpo, modificare l’emozione e viceversa, modificando l’emozione si può agire sul corpo. le emozioni influenzano il corpo e la mente. Le emozioni non sono solo nella testa e nel cervello, ma anche nel corpo e si esprimono in esso.
Quando le emozioni sono represse, bloccate o negate, i processi fisiologici, il movimento muscolare, l’ attività del sistema immunitario, di quello endocrino ecc. ne sono influenzati al punto da sfociare in disturbi o patologie.
Grazie allo Yin Yoga ho compreso come, agendo sul tessuto fasciale, possiamo stimolare, in modo sicuro e terapeutico, il tessuto connettivo profondo (legamenti ed ossa) e rilasciare emozioni bloccate. Si tratta di una pratica contemplativa che coltiva l’interocezione e che io abbino a Kriya di Kundalini per lavorare anche sui meridiani e rilasciare grazie al respiro tensioni di cui no siamo a conoscenza. Queste pratiche preparano il corpo e la mente per profondi stati di meditazione.aiuta a rilasciare tensioni ed emozioni.
Nei testi classici di medicina cinese, le cause interne di malattia sono considerate imputabili alle emozioni: l’ira che è correlata al fegato, l’allegria eccessiva, quando si trasforma in eccitazione, che danneggia il cuore, le preoccupazioni, ossessioni che danneggiano la milza e lo stomaco, la paura, che squilibra il rene, la tristezza che danneggia il polmone. A queste si aggiungono depressione e shock che coinvolgono tutto l’organismo.
Queste emozioni sconvolgono il flusso della nostra energia vitale che scorre attraverso i meridiani e che dunque essere rallentata o cambiare il suo corso, influenzando gli organi corrispondenti.
Terra – Preoccupazione (Meridiani correlati: Milza/Pancreas e Stomaco)
Fuoco – Gioia (Meridiani correlati: Cuore, Intestino Tenue, Maestro del Cuore e Triplice Riscaldatore)
Acqua – Paura (Meridiani correlati: Rene e Vescica Urinaria)
Legno – Rabbia (Meridiani correlati: Fegato e Vescicola Biliare)
Metallo – Pena/Dolore (Meridiani correlati: Polmone, Intestino Crasso)
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